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lunedì 16 luglio 2012

TYPHA ANGUSTIFOGLIA


la mia typha cresce rigogliosa
 Nei miei ricordi di bambina è riaffiorata l'immagine di quando insieme al nonno paterno andavo lungo le sponde dei fossi alla ricerca di quelle lunghe canne che all'apice avevano una "salsiccia" color marrone.
 Il nonno ne faceva grossi mazzi che teneva in un lungo vaso di ceramica, per ornare la casa quando i fiori freschi non erano reperibili. Il problema era lo "scoppio" delle salsiccie e il conseguente diffondersi per tutta la casa di una sottilissima polvere che la nonna si rifiutava di pulire.
Oggi coltivo nel mio biolaghetto ciò che facilmente trovavo da bambina nel territorio paludoso in cui vivo: la Typha angustifoglia.


La typha angustifoglia o Mazzasorda è un'erbacea perenne rizomatosa che vive lungo le rive di stagni, fossati,fiumi e valli dove può rimanere sommersa fino a 15 cm. di acqua.
Ha portamento eretto (può raggiungere 2m. di altezza), foglie piatte e strette e steli i cui gambi sono sormontati da un'infiorescenza a spiga simile a una salsiccia.

Predilige terreni argillosi pesanti, pieno sole e se coltivata in uno stagno o biolaghetto lo invade velocemente spesso formando una monocoltura. Per questo è opportuno contenerne l'esuberanza coltivandola in vaso.
Come l'iris psudacorus, la typha è un eccellente filtro biologico (utilizzata nella fitodepurazione), in un laghetto ornamentale garantisce la limpidezza dell'acqua, il rizoma infatti assorbe e trattiene le sostanze inquinanti.

La manutenzione della typha è scarsa, è sufficiente potare alla fine dell'inverno la parte aerea e in primavera dividere i cespi per ottenere nuove piantine. (verificare la presenza di un apparato radicale, attendere almeno che la nuova piantina abbia raggiunto i 10cm. di altezza prima di staccarla dalla pianta madre).

il "salsicciotto" veniva usato come sigaro

La typha angustifoglia ha parti commestibili e proprietà curative, nella nostra zona padana veniva un tempo utilizzata per ricoprire fiaschi o formare stuoie. La lanuggine presente nei frutti poi era un'ottima imbottitura per cuscini e il "salsicciotto" bruciato illudeva i contadini di scacciare le zanzare.

la fioritura avviene da giugno a settembre






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