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domenica 12 agosto 2012

FARFERUGINE ALIAS CALTHA PALUSTRIS

Caltha palustris

Sull'antichità e resistenza della Caltha Palustris non ci sono dubbi: ha superato tutte le glaciazioni continuando a fiorire in Nord Europa.
In Italia si trova allo stato spontaneo sulle rive di stagni, zone umide limitrofe a boschi, acquitrini, fossati.


E' un'erbacea perenne di piccole dimensioni (50-80 cm. di altezza),con appariscenti fiori gialli della famiglia delle Ranuncolacee.


La Caltha Palustris trova un'ottima collocazione se utilizzata sul bordo di un laghetto ornamentale, vista la forma omogenea della pianta copre bene zone poco estetiche (bordi in plastica ad esempio).
Le foglie cerose sono lievemente seghettate, cuoriformi, di color verde scuro con picciolo cavo lungo fino a 20cm. La radice è un rizoma.
La Caltha è una delle prime piante a fiorire nel nostro laghetto: da marzo compaiono fiori a cinque- nove petali color giallo oro simili a ranuncoli che attirano molti insetti impollinatori.


Spesso la fioritura si ripete anche ad inizio dell'autunno.

Cresce in zone soleggiate ma essendo molto rustica tollera bene anche la mezz'ombra, ama il terreno pesante e molto umido .
Non necessita di potatura, è sufficiente in primavera, all'inizio della ripresa vegetativa, la rimozione di foglie e gambi secchi.

Un tempo la Caltha palustris era detta " verrucaria" perchè utilizzata nella medicina antica per i presupposti poteri curativi contro le verruche.
Oggi l'uso è solo a livello omeopatico e non medico data la tossicità della pianta come tutte le ranuncolacee.
Se ne conosce un uso in passato in cucina, i boccioli usati sott'aceto venivano spacciati dai sofisticatori come capperi.

A livello industriale dal fiore si ricava un colorante giallo.

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