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domenica 23 settembre 2012

AUTUNNO

Anche se le giornate sono ancora assolate e dal sapore estivo dobbiamo rassegnarci: l'autunno è arrivato.
Occupiamoci del biolaghetto, in questi giorni necessita di piccole cure, per noi sarà gradevole assorbire i raggi obliqui di settembre-ottobre!



Raccogliamo fiori e frutti: se cogliamo gli ultimi boccioli del Fior di loto con una porzione di stelo, potremo per alcuni giorni ornare piacevolmente la nostra casa.


I frutti essicati sono bellissimi per composizioni invernali, lo scorso Natale ho prerarato eleganti centrotavola con cannella e stecche di vaniglia.
I frutti essiccati hanno lunghissima durata, basta asciugarli all'aria a testa in giù in un luogo privo di umidità.
Se poi vogliamo assaggiare il gusto di un seme fresco, scopriremo un gradevole sapore simile alla nocciola.

Ora possiamo rimuovere le foglie ingiallite di loti e ninfee, con maggiore spazio otterremo nuove fioriture.



Eliminiamo le alghe in eccesso prima che si decompongano per alleggerire il materiale organico presente, lasciamo minor quantità di piante sommerse come il Ceratophillum perchè durante l'inverno gli scambi gassosi sono minori.



Prepariamo i pesci al futuro periodo invernale nutrendoli a giorni alterni con l' apposito mangime. Verso Novembre i pesci si ritireranno nel fondo fangoso del laghetto, nei due mesi precedenti il letargo hanno necessità di un maggior apporto proteico e vitaminico.
Quando ci accorgeremo che i pesci rifiuteranno il cibo, allora sarà ora di sospendere la somministrazione.
E' bene posizionare roccette o sassi dove gli animali possano trovare riparo durante la stagione fredda.


Se nei pressi del biolaghetto sono presenti alberi a foglia caduca è importante rastrellare le foglie che ricoprono lo specchio d'acqua.
Se non vengono costantemente rimosse, rendono difficoltoso lo scambio di ossigeno.
Quando il tempo da dedicare è poco, si può posizionare una rete ad un metro dal pelo dell'acqua, la raccolta foglie diventerà facilitata.

Eicchornia crassipes non sopporta temperature al di sotto di 12°C.

Prepariamoci in anticipo per alloggiare le piante di origine tropicale o subtropicale che dovranno essere protette durante l'inverno (come il Giacinto d'acqua o la Bacopa Caroliniana). Scegliamo una pianta sana e lasciamola in una veranda luminosa dove la temperatura non scenda sotto i 10°C. Potremo altrimenti utilizzare un riscaldatore per acquari, se ne trovano facilmente a buon mercato con la garanzia di una temperatura costante.

Se possediamo minipond, è sufficiente togliere la maggior parte dell'acqua ed avvolgere i contenitori in un foglio plastificato a bolle d'aria poi in una vecchia coperta. Possiamo anche tentare di alloggiare l'intero vaso in un luogo riparato, avremo foglie verdi tutto l'inverno anche se le piante saranno a riposo.



Se il nostro biolaghetto è di piccole dimensioni, spegniamo e rimuoviamo i giochi d'acqua presenti (pompe o altri apparecchi a motore) per essere pronti prima di una gelata autunnale precoce.
Dopo aver svuotato e ripulito gli accessori elettrici potremo conservarli perfettamente asciutti.
Ora il biolaghetto è pronto ad affrontare il lungo riposo invernale....

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