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venerdì 21 dicembre 2012

IL GIARDINO ACQUATICO ORIENTALE

Con questa galaverna (in Emilia la galaverna è la nebbia ghiacciata) non ci  si dedica certo al giardinaggio.
Tutto è ricoperto da pizzi e merletti di ghiaccio, la natura si gode il meritato riposo.
Le mie viole fiorite sembrano di vetro, i bulbi ancora non hanno fatto capolino dalla terra, per ora ammiro l'elleboro in piena fioritura, la skimmia, l'erica e i ciclamini nel loro periodo migliore.
I laghetti posso solo immaginarli con nuove modifiche, abbellimenti e varianti.
Oggi stavo pensando ad un giardino acquatico all'orientale.

Giardino Zen

Il giardino orientale è una mescolanza di elementi naturali in sintonia con la natura, il loro fascino ispira da anni gli europei.
L'acqua in tutti i suoi aspetti viene utilizzata in modo artistico, ruscelli e cascate gioiose che esprimono vitalità e movimento o specchi di acqua ferma che inducono alla meditazione e all'introspezione in una quieta atmosfera.

Le tipologie principali di giardino orientale sono quello cinese e il tipo giapponese.

Giardino cinese

In questo post vorrei descrivere gli elementi orientali principali per entrambe le tipologie, tratterò distintamente i singoli tipi in post dedicati.

Semplice giardino acquatico

Acqua : per un giadino acquatico orientale occorre ispirarsi alla semplicità e all'informalità.
Con il telo apposito ideare uno specchio d'acqua il più naturale possibile, pietre piatte dovranno creare un punto di accesso all'acqua ferma. Ciotoli e roccette saranno aggiunti all'acqua in movimento.
Se le dimensioni del giardino sono notevoli, si possono creare più stagni collegati da canali d'acqua o cascatelle, lo scopo è quello di attirare la fortuna.

I ciotoli regalano bellissime sonorità

Rocce : nella scelta degli esemplari optare per quelli che sembrano erosi dal tempo o dagli agenti atmosferici. Di solito le rocce di origine vulcaniche vengono utilizzare per simboleggiare le montagne, spesso posizionate in verticale come trampolini.



I ciotoli piatti sono collocati nelle acque basse di ruscelletti per creare turbolenze e dolci sonorità.



Sabbia e ghiaia: preferire i tipi a grana grossa, sia di color bianco (simbolo di purezza) o grigio, marrone o blu-nero.
Nei piccoli luoghi aperti in cui si creano zone ghiaiose o sabbiose si simulano l'acqua dei fiumi o spiagge.
Rappresentano lo Ying e lo Yang della filosofia buddista, su questi cumuli mettere alberi in miniatura e muschio.

Camminamenti e ciotoli

Pietre di camminamento : devono essere posizionate su prati erbosi o su muschio con distanze regolari per creare camminamenti.
La forma delle pietre può essere irregolare, il percorso induce il visitatore alla meditazione prima di giungere al luogo prescelto ( ad es. la casa del tè).
A questo scopo il sentiero deve avere andamento curvo.

Lampade zen

Ornamenti in pietra: più del valore decorativo, è la posizione in cui vengono collocati che costituisce l'effetto principale in un giardino di tipo orientale.

Vaso con acqua collocato lungo il percorso

Lanterne, pozzi, bacili per lavarsi le mani e sciacquarsi la bocca (rito di purificazione prima della cerimonia del tè) sono i più utilizzati.
Le lanterne di pietra a forma di pagoda, nel buddismo, rappresentano i cinque elementi della cosmologia, a volte terminano in larghe tese che catturano la neve ed aumentano in inverno la bellezza del paesaggio.

I bacili sono spesso collocati in basso per far inchinare chi ne fa uso, l'acqua viene erogata da una canna di bambù, per bere si utilizza un mestolo di legno.

Ponte
Elementi decorativi : in acqua si possono collocare pietre che emergono dalla superficie su cui si può camminare. Spesso è presente al centro del giardino acquatico orientale un gruppo di rocce con bassi pini che vogliono simulare un'isola collegata alla terraferma da un ponte.
Il ponte è un elemento decorativo molto utilizzato nei giardini orientali, può essere di pietra o di legno, piatto o a forma di arco o formato da una pietra che poggia su basi di terra.

Piccole conifere in un giardino zen

Il ponte simboleggia un percorso verso l'immortalità, nei moderni giardini collega vari ruscelli o conduce il visitatore in un tour.
Nei diversi stili ha caratteristiche differenti: verniciato (rosso in Cina), di legno naturale o coperto di muschio.

Cancelli e recinzioni sono spesso un punto di forza nel giardino orientale, seguono purezza e semplicità.

Shishiodoshi

Una decorazione tipica è lo shishi odoshi, cioè un dispositivo di bambù che produce un suono che spaventa gli uccelli o altri animali allontanandoli dai campi agricoli mediante il passaggio dell'acqua in diverse canne di bambù.
Oggi più che dagli agricoltori, viene utilizzato nei giardini per produrre piacevoli sonorità e per l'aspetto decorativo.


Piante: nel giardino acquatico orientale ogni pianta viene scelta e posizionata in base a precisi principi estetici.
Le composizioni utilizzano poche specie di piante allo scopo di nascondere punti indesiderati, fare da sfondo quasi a creare un paesaggio pittorico.
Alberi e fiori vengono scelti in base alla stagione di fioritura oppure per il loro simbolismo come il Fior di loto o i pini nani simbolo di silenzio e longevità.

Fior di loto
   
Gli spazi aperti sono ricoperti da muschi o erba bassa e punteggiati da bonsai o piccole conifere solitarie.
A volte gli alberi vengono forzati con corde tese a piegarsi in modo artistico per specchiarsi meglio nell'acqua, la loro crescita viene controllata affinchè assumano aspetti caratteristici o migliorare la zona d'ombra proiettata.



Le piante più utilizzate sono le camelie, azalee, ciliegi, bambù, aceri, peonie,
salici, cipressi e albicocchi giapponesi.
Si utilizzano inoltre ninfee, pruni, ortensie, pieris, hoste.

Una tecnica utilizzata nel taglio delle piante è o-karikomi e consiste nel dare alle chiome forme arrotondate o di piccole palle a simboleggiare le onde del mare.
O-karikomi è simile all'arte topiaria occidentale senza però voler imitare una forma precisa, l'intento è di dare un'aspetto "liquido" all'insieme.




Pesci: nel giardino acquatico orientale i pesci sono sempre presenti.
Carpe koi e pesci rossi sono allevati con molta cura per le belle colorazioni sino a creare un vero e proprio culto.

Lo scopo del giardino orientale è quello di contemplare il paesaggio o passaggiarvi attraverso. Nel giardino Zen buddista ad esempio, si deve ammirare il tutto da una piattaforma, senza entrare all'interno.

La natura è vista come una miniatura, a volte piccoli giardini vengono integrati nel paesaggio circostante come se ne fossero parte integrante (montagne, colline o templi).

Percorso tra aceri giapponesi

Il giardino orientale-passeggiata invece è un percorso che si srotola come una pergamena rivelando i suoi segreti lentamente, nascosti da bambù o pareti poste appositamente in un itinerario tortuoso.
Per far apparire più grandi i piccoli giardini si pongono davanti le piante più alte, le piccole come sfondo.

Il giardino orientale è un'opera d'arte che si ispira alla natura senza però copiarla.

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