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martedì 25 dicembre 2012

SHAN SHUI, MONTAGNE DI ACQUA

Il giardino classico cinese ha percorso, di dinastia in dinastia, 3000 anni di storia.
Il primo a descriverlo agli occidentali è Marco Polo, viaggiatore e mercante veneziano che ci parla di bastioni, balaustre e padiglioni, di un profondo lago in cui vivono pesci, cigni e altri uccelli.
Una grande isola si trova al centro dell'acqua, ricoperta di alberi e riccamente decorata.


Gli elementi principali del giardino cinese sono acqua e rocce, shan shui.


Ruscelli e cascate rappresentano la forza e la ricchezza della vita, l'acqua ferma e piatta è il riflesso del cielo, la metà dell'universo.

L'altra metà invece è formata da rocce e sassi dalle forme più strane e particolari, accumulati a formare montagne artificiali.
Rocce calcaree scolpite dall'erosione sono molto apprezzate nel giardino classico cinese, vengono scelte in base a forma, struttura, colore, trasparenza.


La montagna artificiale è un elemento molto importante nel giardino cinese, la sua vetta rappresenta la virtù e stabilità, può essere collocata al centro di un'isola come nella leggenda degli Immortali.
Se non è possibile la costruzione di una montagna artificiale, la si può rappresentare con una roccia in posizione verticale o più rocce che riproducono una catena montuosa.


Il giardino cinese rappresenta paesaggi naturali in miniatura, racchiusi da mura e con una o più vasche, alberi, fiori, giardini rocciosi e padiglioni collegati tra loro da sentieri zigzaganti.
Per un occidentale, a prima vista, il giardino classico cinese può apparire come un'accozzaglia disordinata di padiglioni ed edifici in stili diversi.
In realtà si tratta di un caos organizzato dove tutto si scopre poco a poco come fotogrammi di un film.


Nel tipico stile cinese, il giardino è circondato da un muro dipinto di bianco, i fiori e gli alberi spiccano su di esso con i loro colori.
Al centro vi è sempre un laghetto su cui si affacciano i vari edifici e strutture, collegati tra loro da gallerie, con padiglioni da cui è possibile ammirare le caratteristiche del giardino.
Ogni albero, roccia e pianta compone una scena perfetta, i paesaggi esterni vengono "presi in prestito" come prolungamenti del giardino.


Naturalmente le dimensioni di questi giardini possono essere notevoli ma anche molto piccoli.

I più importanti sono stati quelli degli imperatori o degli alti funzionari dove gli edifici sono vere opere architettoniche : torri, biblioteche, padiglioni per ammirare il giardino da diversi punti di vista, sale per riunioni di famiglia, chioschi e gallerie, templi, sale per cerimonie e intrattenimento.

Tutti però devono essere in armonia con il paesaggio senza dominarlo.


Nei giardini storici delle diverse dinastie cinesi è possibile ammirare grandi padiglioni come sale per il tè, sale dove accogliere gli ospiti importanti, altre dove contemplare i fiori o i pesci, sale per osservare e odorare il Fior di loto .
Esistevano sale con pareti pieghevoli o mobili da spostare a seconda delle stagioni per contemplare l'arrivo della Primavera o particolari fioriture.


Oltre sale e padiglioni di notevoli dimensioni, ne esistono anche piccoli progettati per ripararsi dal sole e dalla pioggia, riposare o giocare, meditare in solitudine.
La collocazione dei piccoli padiglioni ha schemi ben precisi come un punto da cui si ammira l'alba, dove la luce della luna si riflette meglio sull'acqua, dove la pioggia cadendo emette suoni gradevoli o si può apprezzare la colorazione delle foglie autunnali o il vento che fischia tra il bambù.


In alcuni giardini si possono trovare torri a due piani da cui contemplare meglio paesaggi lontani o elevati, costruzioni in pietra a forma di barca e cortili chiusi in cui è possibile dipingere, meditare o bere tè in tutta tranquillità.


Nell'architettura del giardino cinese sono importanti porte e finestre che vengono collocate in posizioni strategiche ad inquadrare rami di pino, susini in fiore, spicchi di luna o luoghi intimi del giardino stesso.
Le forme sono varie, geometriche o di vasi e frutti e impreziosite da ceramiche.


Sentieri e gallerie sono un punto di forza nel giardino cinese, permettono di esplorare ed ammirare questo universo in miniatura.
Vengono progettati con cura, arricchiti di ciotoli e pietre, mosaici e finestre da cui affacciarsi sul paesaggio. Il percorso è sempre a zig zag, spesso costeggia il laghetto.
Anche i ponti sono una presenza costante, laccati e colorati con toni vivaci per dare un senso di spensieratezza al giardino.


Insieme alla montagna, l'acqua reppresenta l'elemento centrale del giardino cinese. Uno stagno o un lago sono immancabili, si trovano al centro del giardino con padiglioni appositi per contemplare pesci o Fiori di Loto.

L'acqua rappresenta comunicazione e luminosità, attraverso il suo viaggiare porta la vita. Con la sua morbidezza contrasta la solidità della roccia, riflette il cielo ed è in continua evoluzione.
La forma del laghetto deve essere studiata in modo che sembri senza confini, lo spettatore che si trova seduto su una sponda non deve accorgersi di un altro sulla sponda opposta.

Intorno allo specchio d'acqua si trovano edifici, canali attraversati da ponti, giardini di pietra, le piante fanno da cornice allo stagno, non vengono mai poste al centro.
In alcuni casi si creano "giardini secchi" con sabbia bianca e rocce che alla luce lunare appaiono come distese d'acqua (evoluti nella cultura giapponese in giardini Zen).


Fiori e alberi sono l'elemento vivo del giardino cinese e contrastano con gli spigoli delle rocce e degli edifici.
Mutano di stagione in stagione, al visitatora donano suoni ed aromi.
In Cina le piante si scelgono per il loro valore simbolico; pino, bambù e susino cinese sono i "Tre Amici dell'inverno", la prugna con la sua fioritura precoce saluta la primavera.
Non mancano pesco (immortalità) e il pero (giustizia e saggezza), albicocco e melograno.
Tra i fiori troviamo orchidee, peonie, loto.


Il giardino classico cinese è una vetrina della natura in cui è possibile rilassarsi, stare in solitudine, meditare, dipingere, bere tè, studiare ma lancia anche i messaggi filosofici della dottrina Taoista.

La natura deve essere ammirata nella sua completezza, l'uomo vi si deve integrare. Rocce e acqua rappresentano lo yin e lo yang, gli opposti.

Il giardino classico cinese ha influenzato quello giapponese ma le strade si sono diversificate viste le diverse culture che per secoli hanno appreso l'una dall'altra.


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