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giovedì 21 febbraio 2013

LIBELLULE, AGGRAZIATE E IMPLACABILI CACCIATRICI




Chissà perchè nel vedere un insetto spesso si prova repulsione o si ha il forte istinto di schiacciarlo o per lo meno allontanarlo dall'ambiente in cui ci si trova.....
Non se si intravede brillare al sole una leggiadra libellula, anzi si rimane colpiti dalla perfezione del suo volo, dalla livrea sgargiante, dall'esile corpo aggraziato.
La vita delle libellule è strettamente legata agli specchi d'acqua soprattutto dolci, in estate le si può ammirare durante le loro evoluzione acrobatiche, impennate, rapidi scarti, arresti e cambi improvvisi di direzione.


In realtà dietro a questa aggraziata immagine si nasconde un abile e feroce predatore, una macchina da guerra contro insetti e larve persino delle stesse dimensioni dello spietato cacciatore.


Vedere una libellula sul pelo dell'acqua stuzzica sempre la mia curiosità strappandomi un sorriso, forse perchè non sono una zanzara o perchè non vivo nel lontano Carbonifero (più di 300 milioni di anni fa!) in cui le libellule erano di dimensioni maggiori, alcuni esemplari fossili rinvenuti in Francia dai paleontologi hanno un'apertura alare di 70 cm. (contro i 6-7 attuali).


Il nome "libellula", secondo alcuni, deriva dal latino "libra" cioè bilancia a causa della perfetto allineamento alare durante il volo, per altri studiosi da "libellum" che significa piccolo libro, perchè nella posizione di riposo questo insetto sembra un libro con le pagine aperte.


Niente di così poetico per il nome scientifico attribuito a questo ordine di insetti : Odonati (insetti dalle mandibole dentate), riferito al micidiale apparato boccale costituito da potenti mandibole con cui dilania la preda prima di divorarla.
La libellula è infatti uno dei più feroci insetti che vive nelle aree umide, un drago volante la cui maschera facciale ha ispirato gli sceneggiatori del film "Alien".


Le libellule convivono da sempre accanto alla specie umana, colonizzano fiumi, stagni, specchi d'acqua, pozze, indispensabili per la deposizione delle uova e lo sviluppo larvale.
Anche i meno esperti sanno riconoscere questo bellissimo insetto filiforme dai colori brillanti quando sfreccia come un aereo in picchiata a caccia di prede.

Questi Artropodi (cioè dalle zampe mobili) sono suddivisi in due gruppi principali: Zigotteri (detti damigelle) e Anisotteri cioè le vere libellule.
Tra di loro si differenziano per la struttura oculare e per il diverso sviluppo delle ali che ne differenzia il volo.


Le libellule, come altri insetti, hanno il corpo rivestito da un esoscheletro coriaceo che protegge gli organi interni e una suddivisione in tre parti: capo, torace, addome.


Il capo ha grande mobilità, è dotato di grandi occhi composti che permettono una visione perfetta durante la caccia e le evoluzioni che compie durante il volo.
Gli occhi composti della libellula ricordano il caschetto di un pilota di Jet, sono formati da ben più di 20000 occhi semplici irridescenti con i quali pattuglia instancabilmente il pelo dell'acqua.
Nel capo è inoltre situata la micidiale mascella dentata con la quale divora le malcapitate prede ghermendole al volo.


Il breve torace porta due paia di ali della stessa lunghezza per gli Zigotteri (infatti il volo appare più esitante) e più lungo gli Anisotteri (il volo è più veloce e potente) trasparenti o colorate a seconda della specie.

Nel torace sono posizionate le tre paia di zampe, le ultime sono utilizzate per posarsi o aggrapparsi ma principalmente per afferrare le prede che con un sistema di uncini e setole verranno trattenute dal temibile cacciatore.

L'addome è sempre molto più sviluppato in lunghezza che in larghezza, più o meno affusolato o schiacciato a seconda delle specie, formato da dieci segmenti.
Le caratteristiche dell'addome in alcuni casi dà il nome alla specie, con l'addome lievemente schiacciato (depresso) troviamo la Libellula depressa, con una livrea nera a macchie gialle e le appendici addominali a forma di forcipe il maschio di Onycogomphus forcipatus.


Le libellule sono insetti emimetaboli cioè con una metarmofosi incompleta,
lo stadio larvale è acquatico, quello adulto è alato.
Lo stadio larvale di una libellula si compie nelle acque dolci e a volte salmastre per un periodo che può andare da pochi mesi ad alcuni anni a seconda della specie e delle condizioni dell'ambiente in cui vive.

La larva vive tra la vegetazione sommersa o delle rive spostandosi da un luogo all'altro tramite le zampe o il nuoto, compie diverse mute per crescere fino allo stadio adulto.


Anch'essa è un'abile predatrice dell'acqua, il suo formidabile apparato boccale si estroflette per catturare le prede che poi sminuzza con la bocca vera e propria.
Le larve di libellula sono temibili quanto gli adulti, nascoste tra la vegetazione, le radici o i ciottoli tendono agguati a vermi, crostacei, insetti e persino girini e piccoli avannotti.

Eseguite le mute (da 9 a 16 a seconda delle specie), la larva è pronta per lo stadio adulto: è il momento dello sfarfallamento, uno dei più suggestivi spettacoli naturali.
La larva esce dall'acqua e si arrampica su un ramoscello o un giunco, poi, come nella fiaba del "Brutto Anatroccolo", il tegumento che riveste un essere scialbo e bruttino si apre e lascia fuoriuscire un insetto meraviglioso che dopo pochi minuti spicca il volo riempiendo l'aria dei suoi fulgidi colori.


Come nella vita larvale, continua assiduamente la sua dieta carnivora: volando come un elicottero, con improvvisi arresti, cambi di direzione e retromarce caccia mosche, zanzare e altri insetti.

Dopo una coreografica danza nuziale e abbracci finali, avviene la deposizione delle uova in acqua.

Specie diverse hanno comportamenti diversi e territori differenti, è bello osservarle durante la stagione primaverile e estiva pattugliare e cacciare nel loro ambiente.

E' facile intuire quanto sia utile la loro presenza nel nostro giardino, uno specchio d'acqua con una vegetazione varia, bordi laghetto forniti di piante adatte ad un ambiente umido, richiameranno questi preziosi insetti.
Proteggendo il loro ambiente avremo beneficio noi stessi, la minaccia maggiore per la sopravvivenza delle libellule è l'uomo.


L'uso indiscriminato di pesticidi, la diminuzione delle zone umide sono una vera insidia per le libellule che anche se sanno ben adattarsi alle variazioni climatico-ambientali sono in grave pericolo.

Accogliete le libellule che sceglieranno di abitare nel vostro stagno, corso d'acqua o laghetto ornamentale, saranno un vero termometro di buona salute dell'ambiente.
L'impatto estetico dato dalle note di colore delle libellule arricchisce il giardino di toni smeraldo, giallo, blu elettrico.


Proteggere il nostro laghetto significa proteggere le libellule.

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