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lunedì 8 aprile 2013

ORTO IDROPONICO CHE PASSIONE!

Fino a poco tempo fa, consideravo l'orto come un mero passatempo per pensionati.
Nel mia Pianura ogni pensionato che si rispetti ha il suo rettangolo di terra che cura con passione e competitività, mai e poi mai il confinante deve ottenere ortaggi più belli e saporiti, nei casi estremi si arriva al boicottaggio.

Poi la crisi economica ha raggiunto ogni angolo d'Italia, anche il ricco Nord Est, così l'orto è diventato un modo per risparmiare denaro ma soprattutto per nutrirsi in maniera sana.

Perchè allora non tentare con l'idroponia?
I progetti che ho realizzato sono accessibili anche ai meno esperti di fai-da-te, la piccola coltura di fragole in vaso è stata realizzata da mia figlia Sofia (decenne non sempre motivata a seguire i capricci materni).



Con un po' di difficoltà ho reperito la fibra di cocco, ora ho scoperto che viene venduta nei negozi di animali che si occupano di rettili, pare infatti che serpenti e rospi impazziscano per questo materiale!



Seguendo le istruzioni riportate sulla confezione, Sofia ha lasciato per un'ora circa la fibra di cocco a bagno in un contenitore con acqua, dopo una breve asciugatura al sole compare un materiale malleabile morbido e umido.
La fibra di cocco viene utilizzata all'interno dei vasi allo scopo di ancorare le radici delle piante.


L'argilla espansa sostituisce perfettamente la fibra di cocco, così come la lana di vetro che viene utilizzata negli acquari. (ho provato tutti i materiali)




Ho acquistato in una comune catena di prodotti per il giardinaggio e il bricolage alcuni vasi adatti all'idroponia. Il fondo si rimuove facilmente e contiene la riserva d'acqua. I colori sono bellissimi e allegri, il costo è contenuto.
E' stato sufficiente apportare una piccola modifica....



....un foro per il "troppo pieno".

Sulla confezione viene indicata la giusta quantità di acqua da utilizzare, dopo averla misurata con un contenitore graduato, con un pennarello ho segnato il livello in cui l'acqua lambiva il vaso.
In quel punto con un trapano ho creato un piccolo foro.
Il livello dell'acqua sarà sempre ottimale, quella che introdurrò in eccesso uscirà dal foro!



Per il primo orto idroponico di Sofia, abbiamo scelto sedano e fragole.
Le radici sono rimaste alcuni minuti in acqua per favorire la rimozione del terriccio, la terra in eccesso è stata eliminata con l'acqua corrente.



Sedano e fragole sono state posizionate nell'argilla che aiuterà le piantine a mantenere stabilità.



Ora le radici attratte dall'umidità dell'acqua sottostante cresceranno sino a raggiungerla. Il concime disciolto nell'acqua apporterà nutrimento alle piante.

Un comune concime ricco di azoto, fosforo, potassio e microelementi in soluzione, (seguire le dosi indicate sulla confezione) diventerà il valido apporto di minerali per una crescita ottimale.
Ogni 15-20 giorni sostituire la soluzione statica che nel tempo e con i rabbocchi di acqua perde la concentrazione necessaria.

Sofia ha ideato un calendario dell'ortolano in cui annoteremo le concimazioni.

Dopo una settimana le fragole hanno emesso nuove foglie e alcuni fiori....
Adesso attendiamo un po' di sole!

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