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giovedì 4 luglio 2013

LA MAGIA DELLE GROTTE

Un importante elemento architettonico spesso presente nei giardini storici è quello della grotta.


La grotta è il luogo dell'evento magico, l'antro oscuro, il luogo di culto per la divinità, la Madre terra, fonte di vita.
E' il luogo gestazionale per antonomasia, rappresenta l'utero materno dove si compie il processo di trasformazione e rinascita dell'individuo.
La grotta costituisce poi un mondo parallelo, uno spazio ovattato in un mondo sotterraneo dove il concetto del tempo si annulla per lasciare spazio solo al tempo dello spirito.


La grotta o caverna è presente nei miti di origine di molti popoli, il suo mondo misterioso sotterraneo ricco di formazioni rocciose dalle strane forme è oggetto di culto, luogo di nascita degli eroi o dei salvatori, porta per penetrare nella Madre Terra o ingresso per il Regno dei Morti.


La grotta è il più antico santuario dell'umanità, ornato di pitture rupestri e graffiti è già dall'era glaciale un luogo di culto, non più un'abitazione.
E' un luogo sotterraneo o rupestre chiuso da una volta, all'interno della terra o di una montagna dove la luce penetra con difficoltà, camera segreta che permette di entrare in relazione con il mondo interiore e arcaico dell'anima.
L'abside e le nicchie delle chiese cristiane, la mihrab, nicchia da preghiera della moschea islamica, non sono altro che la riproduzione simbolica della caverna o della grotta.


Ancora la caverna è il centro del famoso "mito della caverna" di Platone dove il filosofo greco immagina siano intrappolati gli uomini che vedono solo le ombre delle vere idee in attesa di ascendere e contemplare il mondo superiore.

mitreo

Nelle grotte si celebrano i riti di iniziazione come quelli mitrei o i misteri eleusini, nella grotta sotterranea in cui gli iniziati celebrano i loro riti segreti è sempre presente una fonte d'acqua come ad esempio una cascata naturale.
La grotta vuole riprodurre la forma del mondo creato dal dio Mitra, acqua fiori e foglie non dovevano mancare.

Per il mondo antico greco, oltre questa concezione, troviamo una simbologia più tragica: la grotta è una cavità oscura da cui emergono mostri, rappresenta l'inconscio e l'imprevisto, infatti nella tradizione mediterranea nelle grotte abitano indovini e Sibille, nascono gli eroi e gli dei.


Già dal periodo della glaciazione, la grotta rappresenta per gli uomini primitivi un luogo dove poter compiere riti magici perchè essa stessa ricettacolo di energia con il potere di far entrare in contatto l'uomo con le divinità ctone (che abitano all'interno della Terra).
In esse scavano buche in cui gettare offerte rituali o compongono circoli di pietra in cui pongono vasi o ossa, offrono sacrifici.
Le grotte sono il punto magico dove si accentrano le forze della Terra, sono emanatrici di forza ed essenza sovrannaturale.


Per gli Egizi il grande e fecondo Nilo nasce da una caverna, nella mitologia sumerica il regno dei morti è collocato in una grotta situata sul monte del mondo.
Grandi come Gesù Cristo e Lao Tzu (grande filosofo cinese fondatore del Taoismo) non sono forse nati in una grotta? Gesù Cristo non solo iniziò la sua vita terrena all'interno di una grotta, ma vi fu anche sepolto.
In Cina poi, gli esseri celesti discendono sulla Terra attraverso una grotta.


Una curiosa leggenda turca narra che in una grotta ai confini della Cina, le acque inondano una grotta che riempie di argilla una forma scavata a forma umana. Dopo nove mesi, col calore del sole, la forma prende vita: è nato il primo uomo che per 40 anni vive solo sino ad una successiva inondazione che crea dal calco un essere imperfetto: la donna.
Dalla loro unione nascono 40 figli che a loro volta generano altri figli, si popola il mondo.

Dio della pioggia Maya

Anche nella mitologia azteca, la grotta è il grembo di una madre da cui nascono l'intero mondo e tutta l'umanità.
I popoli precolombiani fin dall'antichità frequentavano le grotte a scopi rituali, all'interno di esse sono stati rinvenuti recipienti sacrificali per il dio della pioggia e pitture nel tipico stile Maja che rappresentano riti di fertilità.
Le culture dell'America Centrale vedevano le grotte come un mondo sotterraneo posto nel ventre della Terra a valenza femminile quindi legato alla fertilità.

Abu Simbel

Sostituti delle grotte naturali sono i templi scavati nelle rocce come Abu Simbel in Egitto o Ajanta ed Ellora in India dove si racchiudono tutti i simbolismi delle grotte.

La grotta come luogo di nascita e rigenerazione, di iniziazione vista come nuova nascita a cui si giunge dopo aver superato alcune prove, è riprodotta dagli alchimisti nella forma del crogiolo.


Anche nelle fiabe è spesso presente una grotta, lì vi abitano draghi o esseri mostruosi che difendono tesori oppure sono dimora di gnomi o spiriti della montagna, sempre inaccessibili agli uomini.

Con l'avvento del Cristianesimo, la Chiesa tenta di sradicare i riti pagani che, soprattutto nelle zone rurali, sono molto forti e radicati. L'attaccamento dei popoli italici a religioni più semplici ed essenziali rende difficoltosa l'introduzione dei concetti cristiani, la Chiesa preferisce "sostituire" gli eroi pagani venerati nelle grotte con santi adattando i secolari riti alla nuova religione.

San Michele Arcangelo

San Michele Arcangelo è un esempio molto comune di sovrapposizione di un santo cristiano alle divinità terrestri primordiali, esso andrà a prendere il posto di Ercole Curino, prediletto dai pastori-guerrieri italici vincitore di draghi e serpenti infernali, entrambi vengono rappresentati con la spada sollevata nell'atto di colpire.
A San Michele Arcangelo si legano anche antichi culti lunari basati su elementi sacrali come l'acqua e la roccia e ubicati nelle grotte, dove la madre terra permetteva il contatto con la sua energia vitale e rigenerativa.  
Ancora oggi, nelle grotte dedicate a San Michele Arcangelo si praticano antiche consuetudini connesse all'uso purificatorio dell'acqua.


In diverse località italiane, tra loro distanti, grotte ipogee sede di culto millenario sono denominate "case delle fate".

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