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giovedì 19 dicembre 2013

LAGHETTI: A CIASCUNO LA PROPRIA ZONA


Un giardino acquatico è sempre un punto focale eccellente nel proprio spazio, in un giardino tradizionale aggiunge una dimensione in più e un fascino misterioso che attrae grandi e piccini.
L'acqua regala vitalità e tranquillità, rilassa e dà allegria come nessun altro elemento naturale sa fare.
Questo è il momento per progettare correttamente un laghetto, ciò non significa scavare una buca e colmarla di piante, ma rispettare alcune regole indispensabili per il benessere dello specchio acquatico e dei suoi abitanti.

Le marginali integrano il laghetto rialzato nel paesaggio

Quando descrivo piante acquatiche spesso parlo di zone in cui devono essere collocate, di profondità dell'acqua in cui alloggiarle: marginali, galleggianti, sommerse, per zone umide...a ciascuna la propria zona!

Rispettare questa semplice regola permette di instaurare l'equilibrio biologico ideale e creare l'habitat idoneo per ogni tipo di pianta e creatura vivente.

Salvinia natans (galleggiante) tra foglie di Fior di loto

Possiamo suddividere uno stagno o laghetto in 5 zone diverse a seconda delle profondità dell'acqua, anche se possono presentarsi alcune naturali sovrapposizioni.

Carici per zona paludosa
Zona 1 . Contiene le piante marginali, cioè quella vegetazione igrofila che vive sulle sponde del laghetto, al limitare della superficie dell'acqua, all'interno di un terreno paludoso o soggetto ad inondazioni in caso di pioggia.
Scegliere le marginali con la giusta forma ed altezza permette di mascherare le sponde del laghetto e creare un tutt'uno con esso. Allo stesso scopo si possono inserire strati di ciottoli o lastre di pietre tra cui piantare le marginali per ottenere un effetto molto naturale.  
Piccole creature specializzate vivono sulle loro foglie e sugli steli che spesso utilizzano per uscire dall'acqua.

Lytrum salicaria (marginale)
Zona 2 . Ospita quelle piante che sopravvivono nell'acqua da 0 a 15 cm di altezza. Sono le cosiddette "piante di palude" da collocare nella zona immediatamente adiacente al bordo del laghetto, sempre bagnata anche nei periodi più siccitosi dell'anno. In genere sono piante a crescita veloce e disordinata, meglio controllarne l'accrescimento piantandole in vasi perforati o in appositi contenitori a cestello.          
La parte dello stagno in cui l'acqua ha un'altezza inferiore a 20 cm è la più ricca di vita per maggior quantità di luce ed ossigeno. All'interno possiamo osservare insetti carnivori ed erbivori come scarabei tuffatori e ninfe di libellula che se ne cibano.

Iris pseudacorus, marginale
Zona 3 . Collocheremo in questa zona quelle piante acquatiche che vivono al di sotto di 40 cm. di acqua. E' una zona mediamente profonda del laghetto in cui le piante acquatiche affondano le loro radici e dove svolgono il loro accrescimento ad una profondità media. Sono piante rigogliose sia nella porzione sommersa che in quella emergente.

Eichhornia crassipes,(galleggiante) con ninfea (ossigenante)

Zona 4 .In questa porzione del laghetto, che va dai 40 ai 120 cm. in genere l'acqua è priva di movimento ed è raggiunta la massima profondità , perfetta per ospitare Ninfee, Fior di Loto e piante ossigenanti. Ogni tipo di ninfea necessita di una profondità diversa e ciò indica che in un laghetto occorre scegliere il tipo di ninfea adatto alla profondità dello stagno.
Ninfee e Loti possono essere ospitati in cestini, entrambi contribuiscono all'inibizione della crescita delle alghe.


L'acqua profonda è piena di crostacei fluttuanti, alghe e pesci che nella vegetazione rigogliosa trovano cibo  protezione. Questa è la zona in cui proliferano anche numerose ossigenanti, importantissime perchè riducono il volume dei nutrienti all'interno dell'acqua.

Utricularia australis (ossigenante sommersa)

Si può tranquillamente affermare che le piante ossigenanti affamano le alghe causa di acqua torbida nel laghetto oltre a produrre ossigeno che in parte viene assorbito dall'acqua.
Prevengono anche la putrefazione delle sostanze che si depositano sul fondo del laghetto .
Le acquatiche ossigenanti possono essere piantate in vasetti con terriccio ricoperto di ghiaia o fluttuare liberamente in grappoli sciolti.

Azolla caroliniana (galleggiante)

Zona 5. La superficie dell'acqua è la parte in cui navigano liberamente le piante acquatiche galleggianti. Non sono ancorate al fondo e le loro radici fluttuano nell'acqua da cui assorbono i nutrienti.
Le galleggianti rivestono grande importanza per la salute del laghetto, assorbono grandi quantità di minerali e con le loro foglie filtrano la luce solare ombreggiando lo specchio acquatico.
Contribuiscono alla prevenzione della diffusione delle microalghe.

L'accrescimento delle acquatiche galleggianti è rapidissimo: occorre rimuoverle saltuariamente affinchè non ricoprano totalmente la superficie del laghetto (almeno due terzi della superficie deve essere libera da piante).
Anche la superficie dell'acqua ospita sopra e sotto alcuni invertebrati come gli insetti pattinatori e i barcaioli.

Il substrato cioè il fondo del laghetto è la residenza di varie larve ed organismi che si cibano della fanghiglia organica.

Potamogeton natans (nimpheacea)

In genere,all'acquisto delle piante acquatiche, la presenza di un cartellino esplicativo indica la posizione in cui collocarle, il vivaista potrà fornire ulteriori consigli sulla zona ottimale in cui alloggiarle.

In questo piccolo elenco, vorrei suggerire alcuni tipi di piante acquatiche e la loro zona, sono quelle che preferisco utilizzare nell'allestimento di un laghetto.

Thalia dealbata (terreno umido e marginale)

Piante per terreno umido

Acorus calamus e variegatus, Alisma, Arundo donax, Baldellia ranuncoloides, Caltha palustris, molti tipi di Carex, Cyperus alternifolius (falso papiro), Euphorbia palustris, Filipendula, Geum rivale, Gratiola officinalis, Geranium palustris, Gunnera, Hibiscus coccineus e Moscheutos, Iris di molte cultivar, Juncus (giunchi di diverse varietà), Lobelia, Lysimachia, Lythrum salicaria,
Mazus reptans, Mentha aquatica, Myosotis palustre, Miscantus, Oenanthe, Phragmites australis, Primule palustri, Ranunculus lingua, Rosa palustre, Typha, Viola palustre, Zantedeschia.

Butomus ombellatus (marginale)

Ludwigia grandiflora (marginale)

Piante palustri marginali

La maggior parte delle piante adatte a terreno paludoso vegeta molto bene nella zona marginale del laghetto, vorrei inoltre aggiungere:
Anemopsis californica, Butomus umbellatus, Colocasia esculenta, Equisetum, Ludwigia grandiflora, Marsilea quadrifolia, Orontium aquaticum, Pontederia cordata, Sagittaria, Thalia dealbata.

Hydrocharis morsus rane (galleggiante)

Galleggianti

Azolla, Eichhornia crassipes, Hydrocharis morsus rane, Lemna, Marsilea quadrifolia, Pistia stratiotes, Stratiotes aloides, Salvinia natans, Trapa natans.

Ceratophillum demersum (ossigenante sommersa) Aponogeton

Stratiotes aloides (galleggiante, ossigenante)

Ossigenanti

Baldellia ranuncoloides, Elodea canadensis, Ceratophyllum demersum, Hippuris vulgaris, Lemna, Hottonia palustris, Myriophyllum aquaticum, Potamogeton natans, Stratiotes aloides, Utricularia australis

Fior di loto (acqua profonda)
Ninfee, Nimpheaceae e Loti

Se ne possono reperire numerosi tipi di colore e taglia diversa, le Nimpheaceae rappresentano un gruppo di piante acquatiche che hanno struttura e portamento simile ad una ninfea, come:
Aponogeton distachyos, Hydrocleys nymphoides, Nuphar lutea, Nymphoides peltata, Poligonum amphibium, Potamogeton natans.


Ninfea nana

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