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martedì 11 marzo 2014

TILLANDSIE, "LE FIGLIE DELL'ARIA" seconda parte

..CONTINUA dalla prima parte


L'azoto è uno degli elementi indispensabili per tutti gli organismi vegetali, in genere viene assorbito dal terreno grazie all'apparato radicale o dall'aria per mezzo delle foglie tramite microrganismi detti azotofissatori.
Tillandsia, come le altre forme vegetali, necessita di azoto che trae da diverse fonti a seconda dell'ambiente e del clima in cui vive.

Le forme epifite, ad esempio, traggono il nutrimento dalle sostanze portate dal vento, dalla pioggia o contenute nel pulviscolo che nelle zone aride si solleva dal terreno in notevole quantità.
Le foglie ricoperte da un'alta concentrazione di tricomi trattengono grosse quantità di polvere da cui traggono nutrimento.


Se Tillandsia si trova aggrappata ad un'altra specie vegetale può usufruire dei prodotti di scarto della sua "coinquilina" (foglie, corteccia, deiezioni e residui di animali) che vengono a contatto con le foglie o il serbatoio (quando è presente) tramite caduta o trasportati da pioggia e vento.
Nelle Tillandsie epifite le piante collocate nella parte alta di un albero sono fonte di nutrimento con le parti in disfacimento per le altre Tillandsie dislocate più in basso.
Ciò indica che il nutrimento è abbondante su alberi letteralmente ricoperti da piante..

Nelle forme terricole le sostanze nutritive vengono tratte direttamente dal terreno e dalla polvere che vengono a contatto con i tricomi o con la radice.
La pioggia è una grande apportatrice di elementi nutritivi di base (Fosforo, Potassio, Azoto, Magnesio) di cui Tillandsia mostra una necessità inferiore alle altre forme vegetali.

Tillandsia seleriana

Tillandsia Seleriana ed altre specie, si procurano l'azoto dalle formiche con cui stabilisce un rapporto simbiotico: la pianta funge da casa, in cambio le formiche lasciano i loro prodotti di scarto ricchi di azoto.

Un importante fonte da cui trarre sostanze organiche azotate viene fornita a Tillandsia dai batteri azotofissatori che fanno parte di una ricca fauna di microrganismi vegetali che vive a contatto di tutte le piante.
I batteri azotofissatori "fissano" nel loro corpo l'azoto atmosferico che viene assorbito dai tricomi alla morte e al successivo disfacimento dei batteri stessi.

In commercio le specie maggiormente utilizzate sono:

Tillandsia xerografica

Tillandsia xerographica è una pianta epifita tra le specie più eleganti, dalle foglie arcuate e appuntite grigio argentee a formare una struttura simile ad una rosa molto attraente.
In natura vive in climi secchi (il nome viene dal greco xerox= secco) e in zone con luce intensa a temperature medio-alte.
Bruschi cambiamenti di luminosità possono mutare il colore delle foglie che da argenteo diventa fucsia più o meno intenso.
L'attraente infiorescenza poggia su un lungo gambo e appare ramificata con petali rosso- viola, la sua durata è di molti mesi.
T. xerographica è una specie molto preziosa in via di estinzione, tra le più grandi del suo genere.

Tillandsia usneoides

Tillandsia usneoides viene anche detta "Barba del frate" o "Muschio spagnolo", forma lunghe masse pendenti costituite da fusticini molto esili che portano foglie squamose lineari grigie. Le foglie a forma di ago sono ricoperte di squame grigio argento che assorbono l'acqua.
E' una specie aerea che vive in climi e zone completamente diverse tra loro, emette piccoli fiori profumati blu o verde pallido a tre petali, necessita di alta umidità

Tillandsia bulbosa

Tillandsia bulbosa presenta foglie carnose e acuminate che danno alla pianta un aspetto succulento e nel tratto basale formano una sorta di bulbo che ha un diametro di 1-2 cm e in alcuni grandi esemplari arriva a 9 cm.
Il bulbo all'interno è vuoto, suddiviso in camere che spesso vengono colonizzate dalle formiche.
Le foglie sono strette e arricciate ai bordi e contorte e danno alla pianta un aspetto curioso.
Durante la fioritura la pianta appare particolarmente attraente, il fiore tubulare ha petali viola brillanti e le foglie più alte assumono un colore scarlatto.
In natura T. bulbosa cresce in masse dense sugli alberi in habitat ad umidità molto elevata e luce filtrata.

Tillandsia caput medusae

Tillandsia caput medusae ha un aspetto insolito e bizzarro che ricorda con il suo fogliame irregolare la testa di Medusa, personaggio della mitologia greca.
Le foglie sono arcuate, sottili e circolari lunghe fino a 15 cm. color verde chiaro.
La base è bulbosa, le infiorescenze sono ramificate o digitate di colore rosso.
In natura cresce in zone aride molto soleggiate per questo ama vivere in posizione verticale per evitare ristagni idrici.

Tillandsia cyanea

Tillandsia cyanea può essere coltivata anche nel terriccio, le foglie verde scuro filiformi sono lunghe 30-40 cm. disposte a forma di rosetta compatta.
La spettacolarità di questa Bromeliacea è la fioritura vivace e colorata e di grandi dimensioni (10-15 cm.) con una durata fino a 4 mesi.
L'involucro esterno della spiga è rosa- lilla e alla maturazione vera e propria mostra fiori azzurri.
T. cyanea si sviluppa nelle foreste pluviali e necessita di un alto tasso di umidità.

Tillandsia juncea

Tillandsia juncea cresce in densi ciuffi di foglie filiformi molto lunghe che in natura oscillano al vento. Può essere coltivata nel terreno perchè le radici sono in grado di assorbire i nutrienti.
Il fiore è una spiga snella rossa che appare anche se la pianta viene appesa capovolta.
T. juncea al clima "da appartamento" preferisce le temperature esterne.

Tillandsia ionantha ionantha

Tillandsia ionantha è costituita da piccoli cespugli di foglie lineari verdi che durante la fioritura nella parte superiore assumono una colorazione rosso- viola.
Ama un'umidità medio-alta e un'esposizione alla luce ma non direttamente ai raggi solari.


Amare e prendersi cura di Tillandsia non è complicato, sono piante duttili e facilmente adattabili che è possibile collocare in qualunque luogo interno o esterno durante la stagione calda.
Appese agli alberi, su un pezzo di corteccia, alla luce ma protette dai raggi del sole si svilupperanno senza problemi, in zone a clima temperato non è necessario ripararle in ambiente protetto durante l'inverno.

La versatilità di questa Bromeliacea non deve però indurre a trascurarne idratazione, esposizione e concimazione, è bene conoscere quale specie si possiede per apportare le giuste cure per un corretto mantenimento.

Una netta distinzione viene fatta tra piante verdi e piante grigie che per la loro morfologia hanno modi diversi di approvvigionarsi di acqua e sostanze nutritive.

Tillansia multiflora

Come regola generale le piante verdi richiedono un clima più fresco, ombra e molta umidità, le specie a foglia rigida e grigie di solito in natura provengono da zone molto calde e preferiscono più luce.
Le piante xeriche, che provengono da climi umidi, invece hanno traspirazioni molto lente, inutile bagnarle se non hanno ancora eliminato l'acqua della precedente irrorazione (necessitano di pochissima acqua!).

Se Tillandsia viene collocata in casa, preferire una posizione luminosa con una buona ventilazione, evitare quindi di inserirla all'interno di vasi in vetro o terrari. Gli ambienti più adatti di solito sono la cucina e il bagno perchè ricchi di umidità, si possono appendere le piante con fili di ferro evitando di danneggiarne le foglie.
Una volta trovata la giusta collocazione meglio non effettuare spostamenti che causerebbero nuovi adattamenti alla pianta.

Tillandsia paucifolia

Le collocazioni migliori per la salute di Tillandsia sono quelle all'esterno, appese al alberi o incastrate nelle biforcazioni di rami a cui si aggrapperanno saldamente (sopportano temperature fino a 4-5° C.).
In ambiente esterno potranno godere di una corretta idratazione data da acqua piovana, rugiada, nebbia; solo in giornate molto calde si renderà necessario nebulizzare acqua possibilmente priva di calcare.

Imparare a conoscere la propria pianta di Tillandsia aiuta a capire quando è giunto il momento di idratarla, uno dei problemi maggiori per una corretta idratazione è comprendere i segnali che la pianta manda per carenza di acqua.

Tillandsia oaxacana

Un segnale di carenza idrica è l'arricciamento delle foglie verso il basso, aspetto appassito della pianta e perdita di turgore.
Per una corretta idratazione nebulizzare acqua (possibilmente piovana) fino al gocciolamento fogliare o immergere la pianta per pochi minuti in acqua a temperatura ambiente, la frequenza dipende dalla temperatura, luce e umidità esterni.
Le foglie, dopo un'idratazione ,devono apparire asciutte entro breve tempo per permettere ai tricomi gli scambi gassosi.

Le specie a "serbatoio" tollerano maggiormente gli eccessi idrici, alcune conservano sempre un po' di acqua all'interno del serbatoio.
Per capire se è giunto il momento per una nuova irrigazione basta capovolgerle: se esce acqua meglio aspettare (tutte le Tillandsie sopportano maggiormente carenze idriche rispetto ad eccessi di acqua).
Un grave errore è riempire la rosetta centrale della pianta per idratarla, in questo modo finirà per marcire.

Tillandsia tenuifolia varietà strobiliformis

Ogni 2-3 mesi è utile concimare Tillandsia con concime specifico per orchidee abbassando notevolmente la dose prescritta.

La moltiplicazione avviene dai germogli basali emessi ai lati della pianta madre
poco prima della fioritura, una volta recisi continueranno a crescere indipendenti, nel genere Usneoides basta un pezzetto per dar vita ad una nuova pianta.



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