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sabato 22 novembre 2014

LA VITA IN UNO STAGNO NATURALE


Regaliamoci un po' di tempo per osservare la vita sulle sponde e all'interno e di un laghetto naturale, uno stagno o un macero.
Basta sedersi sul margine dello specchio d'acqua ed aspettare che la Natura compia il suo quotidiano miracolo: quello della vita.



Ogni volta che ho la possibilità di soffermarmi ad ammirare questo serbatoio di vita la meraviglia si rinnova, l'ambiente acquatico e i suoi confini sono una ricchezza di biodiversità piena di sorprese.

I maceri e gli stagni immersi nelle campagne sono lembi di vita selvatica sempre più rari da conservare e valorizzare, la costruzione di un laghetto naturale è un modo per contribuire alla salvaguardia dell'habitat acquatico e dei suoi dintorni.



E' sempre più difficile vedere nelle nostre campagne maceri o pozze d'acqua utilizzate per abbeverare il bestiame, riserve d'acqua e di vita un tempo molto comuni in ogni podere rurale.
Quelli rimasti sono preziosi per il grande valore ecologico, la ricchezza di sostanze nutritive presenti negli specchi d'acqua stagnante permette la sopravvivenza di piante acquatiche e di forme di vita animale.

Anche attorno allo specchio d'acqua spesso si creano le condizioni ideali per lo sviluppo di una ricca flora a sua volta rifugio e sostentamento di altri animali come insetti, rettili, uccelli e anfibi.



In genere stagni e maceri sono pozze artificiali alimentate da una falda acquifera o dalle acque piovane, in alcuni periodi dell'anno particolarmente siccitosi, in alcuni l'acqua sparisce ma non le forme di vita: basta il ritorno dell'acqua che molteplici viventi tornano a ripopolare la zona.

Approfittare di una bella giornata assolata di questo Autunno inoltrato può piacevolmente incrementare le nostre conoscenze naturalistiche, l'importante è avvicinarsi alla zona umida nel modo più silenzioso possibile per non spaventare gli abitanti più timidi.


Salcerella

Cominciamo l'osservazione dai bordi dello stagno, una vistosa macchia di colore rosso-violaceo potrebbe indicare la presenza di una comune palustre che colonizza spesso le sponde di un laghetto naturale: la Salcerella (Lythrum salicaria).
L'attraente fioritura di Salcerella inizia a Maggio e si protrae fino all'Autunno, le radici affondano nell'acqua tranquilla e il fusto si erge fino a 120 cm.

Nei pressi di Salcerella è possibile ammirare piante di Canapa acquatica (Eupatorium cannabium), da Luglio ad Ottobre questa elofita ravviva la zona marginale dello stagno con i suoi fusti lanuginosi rossastri e i piccoli fiori rosa.


Violetta di palude

Nelle zone limitrofe allo specchio d'acqua si collocano facilmente colonie di Violetta di palude (Hepilobium Hirsutum), i fiori rosacei molto evidenti si impongono nel paesaggio e contrastano con il bel verde della pianta che si propaga tramite robusti rizomi carnosi.


Mazzasorda

Se ci avviciniamo alle sponde possiamo notare alcune piante con "i piedi" affondati nell'acqua: sono le diverse varietà di Typha o Mazzasorda che con i loro 230 cm di altezza massima formano una cortina impenetrabile sulle sponde dello stagno. Le infiorescenze femminili marroni a forma di salsiccia sono molto caratteristiche e attirano lo sguardo.

Butomus umbellatus

Nel periodo estivo, tra gli esemplari di Typha spuntano fiori rosa screziati e delicati a forma di ombrello molto apprezzati anche nei laghetti ornamentali, si tratta di una varietà di giunco fiorito chiamata Butomus umbellatus, pianta dalla particolare eleganza alta fino a 150 cm.


Sagittaria

Foglie a forma di freccia rivelano la presenza di Sagittaria (Sagittaria sagittifolia), una pianta acquatica dai piccoli fiori bianchi ben adattata all'ambiente: le foglie verdi che emergono totalmente dall'acqua mostrano una forma sagittata, quelle sommerse sono nastriformi, le foglie galleggianti ovali.
La caratteristica di modificare la forma delle foglie a seconda della quantità d'acqua presente è una strategia di sopravvivenza molto comune nel mondo acquatico, con meccanismi affascinanti e complessi.


Tappeto di Lemna

Un verde tappeto che galleggia sulla superficie dello stagno è composto da Lemna minor, una minuscola galleggiante composta da due foglie alte appena 2-4 mm con radici filiformi microscopiche che filtrano e depurano l'acqua.
Durante la stagione fredda la pianta sverna sul fondo dello stagno per ricomparire in Primavera. 


Hydrous piceus

Ricordiamoci di portare un retino a maglia fitta, ciò darà la possibilità di osservare piccole piante che vivono sommerse e una fauna di microrganismi che abita appena al di sotto della superficie acquatica.
Dragando delicatamente l'acqua bassa dello stagno e raccogliendo anche il fango del fondale probabilmente emergeranno coleotteri come Hydrous piceus o qualche sua larva.
E' un insetto dalla forma ovoidale di colore nero-metallico che respira sott'acqua grazie ad una bolla d'aria che trattiene sotto le elitre, si ciba di detriti vegetali mentre la vorace larva è carnivora (si potrebbero confondere con quelle di libellula).

Scorgere le coloratissime libellule è sempre una piacevole sorpresa, ogni volta che le vedo volare da uno stelo all'altro, volteggiare con scatti repentini, brillare al sole come gioielli rimango a bocca aperta! 
La libellula è un insetto vorace e un grande predatore, un cacciatore formidabile.


Triturus carnifex

Un abitante in cui si potrebbe incappare è un innocuo e piccolo drago crestato, il suo nome è Triturus carnifex, un anfibio che può raggiungere la lunghezza di 18 cm. Durante la stagione riproduttiva (da Aprile a Giugno ) questo animale trascorre le sue giornate nelle acque tranquille di uno specchio d'acqua dove compie il corteggiamento, l'accoppiamento e dove depone le uova.


Girini a Maggio

Con un po'di fortuna si possono osservare i girini di Rana esculenta in diversi stadi di accrescimento, piccoli pesci neri con apertura boccale tagliata verso l'alto per raccogliere meglio le prede in superficie sono esemplari di Gambusia affinis, un pesce di origine americana voracissimo di larve di zanzara.


Gambusie

La superficie dell'acqua immobile ci permette di mettere a fuoco piccoli insetti pattinatori, sono i gerridi (Gerris lacustris), caratteristici animaletti delle acque stagnanti le cui zampe sono provviste di peli forniti di una sostanza grassa che impedisce all'insetto di sprofondare.
I gerridi, le cui zampe sono molto lunghe, sono predatori voraci di insetti che cadono nell'acqua e, avvertono una vibrazione sul pelo dell'acqua, accorrono a frotte per aggiudicarsi la preda.


Gli abitanti più timidi dell'habitat umido sono gli uccelli, con un po' di fortuna si riescono ad avvicinare anche se per la loro timidezza fuggiranno al minino rumore o segnale di pericolo.

Un uccello non troppo timoroso che saltella nel canneto alla ricerca di insetti è la Cannaiola (Acrocephalus scirpaceus), le sue evoluzioni sono interessanti da osservare.
In Primavera la Cannaiola con grande capacità acrobatiche costruisce un nido sospeso tra due-quattro canne, qui alleva la sua prole e canta melodicamente fino a Settembre, periodo in cui emigra verso Paesi caldi.


Pendolino

Un nido pendulo a forma di fiaschetta tra i rami degli alberi sulle sponde dello stagno e un canto malinconico testimoniano la presenza del Pendolino (Remiz pendulinus), un uccellino piccolo che trascorre tutto l'anno nei pressi della zona umida in cui nidifica.


Gallinella d'acqua

Nelle zone umide protette esistono appositi capanni da cui osservare nascosti l'avifauna, in paziente attesa e con un po' di fortuna si possono incontrare le Gallinelle d'acqua (Gallinula chloropus), molto comuni nello stagno nuotano rasenti al canneto in cui si nascondono al minimo rumore.
Sono animali molto prolifici e dalle caratteristiche inconfondibili.

Uno stagno naturale tranquillo è abitato dal Tuffetto (Tachybaptus ruficollis), uno svasso minuto che ama i piccoli stagni nei periodi riproduttivi per spostarsi poi nelle acque più aperte di laghi o lagune.

Il più colorato e appariscente abitante tra gli uccelli acquatici è il Martin pescatore (Alcedo atthis), mostra un inconfondibile piumaggio azzurro-turchese nella parte superiore e rosso-ruggine nell'inferiore.
Sarà emozionante vederlo mentre si esibisce in un tuffo acrobatico per tentare di catturare un pesce!!



Questo mansueto esemplare di Rana toro (Lithobates catesbeianus) mi ha accompagnata durante una passeggiata nei pressi di uno stagno naturale.
Vinto l'iniziale timore, si è lasciata tranquillamente fotografare.

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