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martedì 17 marzo 2015

ASCOLTARE IL GIARDINO

Possiamo imparare tanto su noi stessi aprendo i sensi e il cuore al nostro giardino, basta poco per raggiungere uno stato di rilassamento psicofisico nel silenzio della natura che ci circonda.

Un occhio attento sa quante diverse sensazioni si possono cogliere seduti nel proprio giardino, extra dimensioni in cui l'olfatto è inebriato da aromi paradisiaci e la vista si arricchisce di nuove tonalità e sfumature.

Personaggi dell'altezza di Monet e Vita Sackville hanno alimentato la loro arte grazie alla bellezza e alla ricchezza del loro giardino, fonte di ispirazione per le loro opere, una vita in simbiosi con la natura che ha viaggiato di pari passo con la crescita artistica. 

Una lirica  indimenticabile in cui la natura è musica è "La pioggia nel pineto " di Gabriele d'Annunzio in cui il linguaggio della pioggia si mescola ai profumi delle piante in una sinfonia indimenticabile. 
Le parole non sono necessarie, basta ascoltare il ritmo musicale delle gocce che cadono e generano echi diversi per raggiungere una sublimazione e diventare tutt'uno con la natura.


Progettando un giardino si pensa a sollecitare vista, olfatto e tatto ma trame e suoni vivono e ci circondano, aggiungendo un'altra dimensione al nostro rifugio verde.
Introdurre l'elemento suono in giardino significa ascoltare una sinfonia privata sempre nuova e in continua evoluzione.


Federico, uno degli abitanti del mio laghetto

In un rispetto reciproco tra uomo e natura si può programmare l'architettura del giardino allo scopo di attirare la fauna selvatica: abbeveratoi per uccelli in cui i volatili oltre a bere amano lavarsi cinguettando, laghetti dove anfibi trascorreranno gracidando la stagione degli amori, casette e mangiatoie per uccelli in cui nasceranno i piccoli di cui potremo ascoltare il pigolio, rifugi per ricci o altri animali invisibili durante il giorno ma di cui sentiremo gli scricchiolii sulle foglie al tramonto.


L'acqua che zampilla attrae l'avifauna

Anche la scelta del substrato dei camminamenti può diversificare la natura dei suoni, camminare su pavimentazioni di cemento o piastrelle è completamente diverso rispetto al calpestio su materiali di altro tipo.
Percorrere un sentiero di ghiaia colorata produce un piacevole scricchiolio, i passi si incorporano all'interno del suono, diventano parte integrante del suono.
Nelle zone meno calpestate e informali si può collocare una pacciamatura di corteccia che evoca l'aroma del bosco, camminarvi al di sopra offre la piacevole sensazione del crepitio che si sente in un sottobosco naturale.


Le erbacee di grandi dimensioni chiacchierano al vento

Aggiungere piante che "parlano" nel vento è un sistema per orchestrarne il suono, come alcune erbacee che, se piantate in gruppo in una zona soleggiata esposta all'aria, vibrano dolcemente nella brezza estiva.



Il Bambù è una scelta eccellente per introdurre suoni all'interno del giardino, le foglie secche e gli steli cavi simili a canne di organo rispondono bene alle brezze e costruiscono barriere molto eleganti. 

Lo stormire delle foglie argentate del Pioppo (Populus) che si muovono nella brezza estiva ricorda il chiacchierio della folla, secondo antiche leggende, i pioppi parlano a chi li sa ascoltare...


campanelli eolici

Inserire nel paesaggio del giardino alcuni campanelli eolici unisce ai suoni già presenti una nuova melodia dai toni più o meno profondi che aiutano ad eliminare lo stress accumulato durante il giorno.
Esiste una vasta gamma di risonanze udibile per diverso tempo dopo che i campanelli vengono colpiti, le forme sono svariate ed adattabili allo stile del giardino.
Per un giardino contemplativo suggerisco l'aggiunta di singole piccole campane il cui suono induce alla meditazione.

Per dare una vera voce al giardino, l'elemento acqua è indispensabile.
Ascoltare la voce dell'acqua in intimo silenzio aiuta a connettersi con la propria profonda interiorità psichica che spesso dimentichiamo di possedere.



Lo sciabordio dell'acqua di un laghetto, il lento sgocciolare di una fontanella, l'allegria di un gioco d'acqua, il gorgogliare di una cascata o di un ruscelletto richiamano ricordi che sembravano svaniti, inducono ad uno stato di rilassamento e pace del nostro corpo e della nostra mente.

La velocità dell'acqua, la lunghezza della goccia, la distanza che dovrà percorrere sono fattori che ne influenzano il suono, nella fase di progettazione sarà opportuno scegliere il tipo di voce che desideriamo ottenere.


In un angolo del giardino destinato alla meditazione possiamo inserire uno shishi-odoshi, una fontana di bambù dalle forme essenziali un tempo utilizzata dagli agricoltori giapponesi per scacciare i cervi dai raccolti, oggi un bellissimo oggetto di design.

Legato al concetto orientale di interiorità e meditazione, vi è lo suikinkutsu, un vaso sotterraneo di argilla in cui la voce dell'acqua diventa melodia, un suono nascosto e suggestivo ricco di note musicali ogni volta diverse.


Non importa progettare fontane e cascate faraoniche, basta una serie di tubi dal diametro e dalla lunghezza diversa per ascoltare la voce solista dell'acqua o un coro ben orchestrato, un vaso ricolmo da cui l'acqua deborda dolcemente o la presenza di ciottoli ad di sotto del getto la cui forma e dimensione influenza il suono.
Anche in una piccola cascata tradizionale è possibile influenzare il suono, renderlo più allegro o delicato aggiungendo roccette dalle forme variabili.

Ricordare che l'utilizzo di una pompa dotata di rubinetto di regolazione di flusso permette la regolazione della fuoriuscita dell'acqua e del relativo suono. 



I suoni naturali capaci di apportare serenità e rilassamento sono molteplici, basta fermarsi in ascolto, chiudere gli occhi e liberare la mente.





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