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venerdì 11 marzo 2016

SPIREA ULMARIA, LA REGINA DEI PRATI


Spirea ulmaria (Olmaria) sulle sponde del laghetto o collocata in zone paludose del giardino rappresenta un piccolo tesoro: un'erbacea dall'aspetto delicato tipica di zone umide, prati e rive dei corsi d'acqua ma che racchiude numerose proprietà benefiche.
Si tratta di una Rosacea molto comune che si coltiva da sé, ricca di qualità conosciuta ed utilizzata in Europa da secoli per il suo profumo e come rimedio medicinale.
La piccola ed aggraziata Olmaria è anche conosciuta col nome di Filipendula ulmaria, un'erbacea perenne rizomatosa che prospera su terreni bagnati di paludi, acquitrini, prati umidi e sponde dei corsi d'acqua esposti al sole o parzialmente in ombra.


Il nome Spirea deriva dal termine greco "speira" in riferimento ai frutti spiraliformi, "ulmaria" per la somiglianza delle foglie a quelle dell'Olmo (Ulmus), con Verbena e Mentha acquatica è una delle tre piante sacre del popolo celtico e utilizzata dai Druidi.
Nel Medioevo i fiori di Spirea venivano spesso introdotti nel vino o nella birra ed erano uno degli ingredienti per aromatizzare l'idromele, probabilmente la bevanda fermentata più antica del mondo. 

Il profumo gradevole di foglie e fiori è stato ampiamente sfruttato (pare fosse il preferito da Elisabetta I), i fiori venivano sparsi sui pavimenti per mascherare odori sgradevoli e profumare le chiese durante cerimonie religiose e matrimoni. 


Olmaria, nota come la "Regina dei prati" è uno dei fiori selvatici più conosciuti sia per l'aroma gradevole sia per l'azione medicinale nel trattamento di tosse e raffreddore, per l'effetto diuretico, per combattere dolori articolari e gotta (la tradizione vuole che il re Alboino utilizzasse Spirea per combattere le numerose crisi di gotta).

Spiraea ulmaria è stata fondamentale per lo sviluppo della famosa "Aspirina" il cui nome è stato creato dalla Bayer utilizzando il nome botanico della pianta.
Nel 1838 il chimico e italiano Raffaele Piria fu il primo a produrre acido salicilico (la base degli antinfiammatori) dai boccioli di Spirea e corteccia di salice (Salix alba).


Olmaria è dotata di un grosso rizoma strisciante, fusto vigoroso, rigido e robusto che si suddivide nella parte distale in rami quadrangolari che si sviluppano verso l'alto fino a 120 cm, foglie pinnate color verde scuro sulla pagina superiore e biancastre e pelose in quella inferiore.
I fiori estivi color bianco-crema sono di piccole dimensioni e raccolti in densi corimbi irregolari, il profumo gradevole ricorda quello delle mandorle.
I frutti spiraliformi contengono semi scuri.

La pianta forma densi ciuffi con andamento verticale con steli aggraziati e leggermente prostrati.


Spirea ulmaria è stata utilizzata come pianta medicinale fin dai tempi antichi e ancora oggi rimane un rimedio erboristico tra i più utilizzati.
I suoi benefici hanno ampiamente superato i test della medicina moderna, il fitocomplesso infatti contiene derivati salicilici (principio attivo dell'aspirina), flavonoidi, vitamina C, sali minerali ed oli essenziali.
La pianta presenta le capacità curative degli antinfiammatori di sintesi (azione antipiretica, antireumatica, antidolorifica ecc.) senza gli effetti collaterali a carico della mucosa gastrica tipici di questi farmaci.


Della pianta si utilizzano le sommità fiorite, le foglie e le radici per preparare infusi con acqua non troppo calda perché l'acido salicilico si distrugge col calore.
L'infuso ottenuto da fiori e foglie è ottimo per alleviare i dolori articolari, per eliminare i liquidi in eccesso (ottimo anche per combattere la cellullite!) e curare tutti gli stati infiammatori o più semplicemente tosse e raffreddore.

Nella medicina popolare Spirea viene utilizzata per la cura di ulcere e disturbi gastrointestinali e per la cura di ferite per la discreta attività antibatterica.
Dalle sommità fiorite raccolte in Estate si ricava una tintura madre.
I fiori e le foglie essiccati possono far parte di un gradevole pot-pourri che profumerà le stanze della casa per diversi mesi, aromatizzare bevande o frutta cotta.


Coltiviamo Spirea ulmaria in un terreno argilloso sempre umido, ricco e posto in posizioni semi-ombreggiate, se collocata al sole occorre garantire frequenti irrigazioni.
Olmaria è adatta a bordo laghetto, in un giardino palustre o roccioso oppure in un giardino di campagna dove la pianta attrae gli insetti soprattutto api.




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