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lunedì 25 aprile 2016

IKEBANA, I FIORI VIVENTI


Mi ha sempre colpito la sobria bellezza di Ikebana, un percorso d'arte raffinato, un cammino pulito ed elevato come solo gli orientali sanno plasmare.
Ikebana non è semplicemente la disposizione di fiori in maniera ricercata, un comporre con arte in modo più o meno complesso, ma è un vero percorso di elevazione spirituale nel puro principio di meditazione Zen.



Ikebana è un'arte creativa orientale con più di 700 anni di vita in cui elementi naturali come fiori, rami, sassi, si mescolano costituendo una forma d'arte che rispecchia i sentimenti e lo stato d'animo di chi compone. 
Ikebana riproduce la magnificenza della natura, gli elementi che lo compongono rispecchiano già nella loro ricerca un atto di presa di coscienza della natura stessa.




Ikebana è una manifestazione d'arte nata più di 7 secoli fa in Oriente che si è poi specializzata ed ha raggiunto la sua massima elevazione in Giappone, principalmente all'interno della religione Buddhista come fonte di offerta agli Dei, poi come forma aristocratica artistica, nobile espressione del fascino della bellezza essenziale.



Anche se nell'arte dell'Ikebana si utilizzano fiori e rami recisi, l'opera ottenuta non è da considerare una "natura morta", il termine Ikebana infatti significa "fiori viventi" (ike= lasciare in vita, bana= fiore).



Ikebana si può considerare un'evoluzione del pensiero Zen mediante la ricerca di uno stile essenziale austero ed elaborato, proprio della religione buddhista.
Inizialmente si trattava di una pratica strettamente legata al simbolismo che esaltava la grandiosità della Natura e ad esclusivo appannaggio dei ceti più elevati, nel tempo le rigide regole tendono ad essere meno austere per permettere al popolo di accostarsi a questa nobile arte.



Gli stili, dapprima molto elaborati e rigidi (come tipologia di materiali e numero di elementi da utilizzare) si sono via via semplificati e personalizzati a seconda delle scuole nell'ottica di un'apertura verso l'Occidente.
Si dedicano angoli intimi e raccolti della casa legati alla cerimonia del tè in cui collocare la composizione da avvicinare con rispetto ed ammirazione.



Gli elementi utilizzati nella composizione Ikebana devono essere tutti reperiti in natura. I fiori, componente principale in questa espressione artistica, devono crescere in modo naturale nel periodo in cui si sta realizzando la composizione.



I principi fondamentali su cui si basa Ikebana tengono conto di linee, ritmi e colore, quest'ultimo fattore non riveste un'importanza maggiore come nel concetto occidentale di composizione floreale, in cui il colore prorompente dei fiori diventa l'elemento che attrae la vista in modo preponderante.

Nella concezione estetica giapponese, la linea di composizione tra stelo foglie e rami ha la stessa valenza dei fiori.



La struttura fondamentale che Ikebana vuole rappresentare è la più pura, semplice ed essenziale, quella del triangolo, figura geometrica che in natura si ripete sempre: una montagna è un triangolo così come un albero, l'uomo stesso si deve collocare al centro del triplice simbolismo cielo-uomo-terra.



Nella struttura di Ikebana l'elemento di maggior importanza è lo stelo (Shin ovvero Paradiso), asse primario di tutta la composizione, esso rappresenta il cielo e verso cui si protende.
Il fattore secondario invece è rappresentato da Soe, l'uomo, un ramo di lunghezza minore che si protende quasi ad inchinarsi verso Shin mentre a chiudere la composizione, collocato alla base o leggermente opposto, troviamo Hikae, la Terra.

I tre elementi principali della creazione Ikebana sono saldamente fissati ad un supporto quasi a formare un unico ramo che viene arricchito da altri componenti come i fiori in un'apparente casualità invece frutto di anni di studio ed esperienza.



STILI diversi caratterizzano la composizione Ikebana.

Il più antico e complesso è lo stile Rikka (cioè "fiori eretti"), si contraddistingue per le grandi dimensioni delle composizioni, un tempo adottato da monaci e nobili, oggi viene raramente utilizzato dai grandi maestri in occasioni speciali come mostre artistiche. 



Con lo stile Chabana ("fiori per il tè"), Ikebana entra nelle case comuni.
Lo stile caratterizzato dalla semplicità più pura segue la filosofia Zen, la composizione può essere costituita da un solo bocciolo e da una foglia.
Viene associato al rito giapponese del tè.


Nagerie o Heika ("gettare dentro"), stile antichissimo e molto raffinato influenzato dallo Zen. E' simbolo di spontaneità e illuminazione, privilegia la forza dell'intuito in una nuova ottica di libertà creativa libera da schemi e regole rigide che soffocano le sensazioni e percezioni più intime e personali.

Shoka o Seika ("fiori viventi") è una forma semplificata dello stile Rikka, alla base di questo stile stanno i tre elementi cielo uomo terra a formare un triangolo scaleno arricchiti da pochi altri ausili.



Moribana ("fiori ammassati") risente dell'influsso occidentale, i fiori ricchi di corolle dalle caratteristiche vistose tipici dell'Occidente, in questo stile vengono disposti in ciotole basse e poco profonde.


Jiyubana ("stile libero") nasce al termine del primo conflitto mondiale, in Giappone periodo di grande rivoluzione culturale che coinvolge anche le arti.
Jiyubana apre un nuovo modo di vedere l'arte Ikebana, i vasi sono di foggia moderna e l'artista può dare libero sfogo alla propria fantasia e creatività.
A questa fase si giunge solo dopo aver imparato gli stili tradizionali e le regole dell'Ikebana al massimo della maturità artistica.



MATERIALE

I materiali per comporre un Ikebana devono essere tutti di natura organica quindi soggetti a un normale declino. Il messaggio trasmesso non è negativo: la caducità delle cose terrene deve insegnarci a goderne appieno siccome tutto nella vita è transitorio.



Contrariamente a quanto si possa pensare, i fiori nell'arte Ikebana non costituiscono l'elemento principale.
Rami, muschi, sassi, frutti, funghi, radici, foglie possono far parte di una composizione, la scelta è personale e ampia.
Occorrono poi cesoie, forbici di varie dimensioni e il famoso kenzan, un basamento circolare di piombo che permette ai gambi dei fiori di rimanere in posizione.
Il kenzan, normalmente di materiale metallico, è dotato di piccole punte che fuoriescono dalla base su cui vengono infilzati i gambi e una volta inserito nel vaso, dà stabilità all'intera composizione. La sua presenza dovrà essere mascherata con foglie o altro materiale organico.
Il kenzan è di facile reperibilità ma può anche essere costruito in casa.


Kenzan

I contenitori che ospiteranno Ikebana rivestono un'importanza notevole e sono parte della composizione stessa.
La forma e i materiali sono le più svariate, in genere si associano alla stagione in cui viene realizzata l'opera d'arte.
Al di sotto del contenitore, soprattutto in Oriente, si utilizza a protezione un particolare sottovaso di ceramica smaltata chiamato suiban.


Suiban di forma circolare

I FIORI PER IKEBANA

Non esiste una specifica tipologia di fiore nell'arte Ikebana, ogni fiore, anche di campo, può essere utile per esprimere una sensazione o fissare un momento perfetto.
Nelle composizioni possiamo trovare tulipani o peonie, calle o gerbere, crisantemi o garofani...


Una rilassante passeggiata al mattino all'interno del nostro giardino ci potrà ispirare sulla scelta dei fiori che, una volta recisi, dovranno subire un ulteriore taglio obliquo nel pomeriggio dopo essere stati immersi in acqua fredda (il taglio del gambo all'interno dell'acqua impedisce l'ingresso di aria aumentando così la conservazione del fiore).


ACQUA E IKEBANA

Nell'equilibrio di un'opera Ikebana, l'acqua è un fattore indispensabile non solo per il mantenimento dei fiori, ma anche un mezzo di grande valore simbolico per colmare gli spazi vuoti la cui importanza è pari a quelli pieni.
L'acqua deve rimanere ben visibile, uno specchio in cui l'anima si riflette e i materiali della composizione possono flottare.


LE SCUOLE

Accostarsi all'arte Ikebana comporta studio accurato, dedizione ed esercizio.
Anche se la composizione riflette spontaneità e rivelazione del proprio stato d'animo è utile frequentare una delle numerose scuole o seminari presenti anche in Italia dove vengono spiegate le regole e i passi fondamentali dell'arte Ikebana.
Le composizioni che ho fotografato sono della scuola Sogetsu.


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