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giovedì 6 aprile 2017

SELAGINELLA LEPIDOPHYLLA, LA PIANTA DELLA RESURREZIONE

Come sempre sono alla ricerca di piante insolite e particolari, capaci di attrarre la mia attenzione ed accendere il desiderio di aggiungerle alla mia collezione vegetale.

Un gruppo di Selaginella Lepidophylla in stato di dormienza

Noto un ammasso radicale apparentemente secco, privo di un minimo accenno di vita, quasi da gettare tra i rifiuti o da relegare nel reparto "rianimazione" del mio giardino.
Il costo è accessibile, la storia che riguarda questo vegetale rinsecchito molto interessante e contornata di leggende, mi incuriosisce.
Parla di crociati e di pellegrini in Terra Santa, di Maria di Nazareth, di aridi deserti, di immortalità e resurrezione. 
E' la rosa di Gerico, così almeno dice il cartello esplicativo, d'impulso la porto a casa.

Anastatica hierochuntica, Rosa di Gerico

In realtà mi hanno rifilato un "falso", non ho acquistato Anastatica hierochuntica, una Brassicacea originaria del Medio Oriente chiamata Rosa di Gerico ma una licopodiofita (genere di piante dal fusto strisciante talvolta epifite o rampicanti) a volte spacciata in sostituzione dell'originale il cui nome è Selaginella lepidophylla.


La mia Selaginella allo stato vegetativo

Selaginella lepidophylla viene denominata "Falsa rosa di Jericho o Gerico" e rappresenta la vera Pianta della Resurrezione.

Si tratta di una pianta poichilodrica cioè in grado di sostenere ripetuti cicli di disidratazione e reidratazione senza subire danni. Infatti, in carenza di acqua, questa pianta entra in fase di quiescenza. Questa capacità permette la sopravvivenza in ambienti in cui i rifornimenti idrici sono stagionali o intermittenti.

Esistono più di 300 tipi di piante della Resurrezione, così chiamate per la caratteristica di riprendere vita anche dopo molti anni di morte apparente (anche dopo 50 anni!)

Selaginella lepidophylla è originaria del deserto di Chihuahua, una zona arida che si estende tra gli Stati Uniti e il Messico in cui la pianta riesce a superare le difficili condizioni ambientali grazie ad una non comune strategia di sopravvivenza.
A differenza di altre forme vegetali che abitano le zone desertiche abili ad assorbire acqua il più possibile di giorno e umidità durante la notte, Selaginella lepidophylla nei periodi di aridità entra in quasi completa essiccazione.



Selaginella lepidophylla detta anche DoradillaPianta di pietra o Pianta dinosauro deve la sua scoperta a Van Jericho che per primo osservò le sue particolari abitudini.
E' un pianta molto antica, un vero fossile vivente, i cui antenati (di dimensioni maggiori rispetto le attuali) hanno convissuto con i dinosauri.
Anche se l'aspetto è simile a quello di un muschio, la pianta è strettamente legata alle felci.

Rappresenta un simbolo di morte e resurrezione che fu utilizzato dai missionari spagnoli per l'opera di cristianizzazione del Nuovo Mondo allo scopo di spiegare ai nativi il concetto di morte e resurrezione cristiani.
Falsa Rosa di Gerico è un simbolo di rinascita tipico del periodo quaresimale e pasquale 

Selaginella disidratata

Il processo di disidratazione avviene in un periodo relativamente breve di essiccazione, la pianta ripiega gli steli esterni in anelli circolari e arriccia lentamente a spirale i gambi interni formando una stretta palla simile ad un nido, forma che riduce al minimo la superficie traspirante.
Questa disposizione degli steli facilita sia la chiusura stretta durante il processo di disseccamento che la rapida riapertura durante la reidratazione.

Una volta raggiunto lo stato di dormienza, la Falsa rosa di Jericho stacca le radici dal terreno e rotola attraverso il deserto grazie al vento.
Quando incontra una pozza d'acqua o condizioni di sufficiente umidità, riprende ad idratarsi, inizia il processo fotosintetico e di crescita e produce i semi che cadendo a terra daranno origine a nuove piante.


Nel suo stato di idratazione questa pianta è di piccole dimensioni con piccoli fusti molto ramificati, dal portamento prostrato, dotati di foglioline verdi squamiformi che ricordano la felce. 
Con il tempo le foglie assumono un colore rossastro . 
L'assorbimento dell'acqua si verifica a livello fogliare mediante piccole appendici chiamate ligule.
Non vi è produzione di fiori, la riproduzione avviene mediante spore.


COLTIVARE SELAGINELLA 

E' possibile impiegare Selaginella allo stato idratato come tappeto erboso o per realizzare muri vegetali in zone luminose ma non esposte direttamente ai raggi solari con una temperatura minima invernale di 10- 16° C.
Il substrato deve essere composto da muschio o sfagno e mantenuto umido ma ben drenato. 
Anche l'umidità ambientale deve essere elevata, è utile nebulizzare la pianta con acqua tiepida priva di calcare.

Collocare La Rosa di Pietra in poca acqua


La tecnica per far "risorgere" Selaginella dalla sua morte apparente è molto semplice, basta ricreare le giuste condizioni idro-climatiche.
Occorre collocare la base di Rosa di pietra allo stato di dormienza in un piattino o una ciotola a contatto con acqua tiepida, calda o fredda, sarà la temperatura dell'acqua a determinare la tonalità di verde.
In breve tempo i rametti e le foglie dal colorito brunastro e apparentemente secco rivivranno quasi magicamente.

CURA

Dopo un'ora a contatto con acqua tiepida

Immergere totalmente la palla disseccata in acqua per qualche minuto, in seguito porre solo la base a contatto con mezzo centimetro di acqua.
In pochissime ore Selaginella lepidophylla si trasformerà in una pianta verde ed elegante.
Posizionare la pianta in zona luminosa e con una temperatura che non scenda al di sotto di 15° C, in casa, oltre ad abbellire l'ambiente, profuma e purifica l'aria dai cattivi odori.
Mantenere i rami e le foglie umidi nebulizzando se necessario acqua privata del calcare (basta bollirla!)
Dopo 4-5 giorni al massimo privare la pianta dell'idratazione e lasciarla disseccare e riposare. Questo eviterà marciume radicale.

Il processo può essere ripetuto infinite volte.

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